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Written by Stefano Nerviani

REGIONE PIEMONTE – PRESENTATO LO STATO AMBIENTE 2015

La mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici è una delle grandi sfide delle politiche ambientali del nostro secolo. È una delle conclusioni emerse nel corso della presentazione della Relazione sullo stato dell’ambiente in Piemonte, svoltasi a Palazzo Lascaris il 30 giugno. Si tratta dell’appuntamento annuale per fare il punto sui dati e sulle attività di Regione e Arpa Piemonte.

“La conoscenza dei temi ambientali – ha detto l’assessore all’Ambiente, Alberto Valmaggia – deve procedere di pari passo con una corretta informazione, che dia indicazioni certe senza creare allarmismi”. Da questa consapevolezza, scaturiscono le azioni politiche, come i Piani regionali su rifiuti, amianto e sul paesaggio e le buone pratiche seguite dai cittadini. La conoscenza dei temi e delle criticità, la programmazione delle azioni da intraprendere e il coordinamento nel contrasto ai cambiamenti climatici sono i tre pilastri della politica ambientale del Piemonte”.

“Nell’ambito più specifico e maggiormente sentito della qualità dell’aria – ha aggiunto Valmaggia – la recente sottoscrizione del protocollo Under 2 Mou per la riduzione delle emissioni in atmosfera, l’adozione del protocollo regionale antismog, diventato operativo nell’aprile 2016, con la pubblicazione del primo report giornaliero sullo stato dell’aria in Piemonte, e il Piano regionale sulla qualità dell’aria vanno tutti in un’unica direzione: promuovere delle strategie chiare e condivise affinché tutti possano fornire il proprio contributo a vantaggio dell’ambiente in cui viviamo”.

Il portale sullo stato dell’ambiente in Piemonte, dove sono consultabili i dati che Arpa quotidianamente raccoglie sul territorio ed analizza nei suoi laboratori, quest’anno vede accanto alle tre grandi tematiche aria, acqua e territorio anche il clima. Il tema del cambiamento climatico è diventato di grande importanza negli ultimi anni a causa della sempre più frequente ricorrenza di fenomeni come siccità, ondate di calore, alluvioni, inverni con scarsità di neve e temperature elevate, marcata variabilità e aumento della frequenza dei fenomeni “fuori stagione”. Tutti eventi che hanno determinato significativi effetti sia sul territorio e sull’ambiente, influenzando interi settori dell’economia regionale, sia sulla percezione collettiva del clima e del cambiamento climatico, che assume sempre di più un ruolo di nuovo elemento di pressione ambientale, economica e sociale.

“Il 2015 è stato il più caldo degli ultimi sessant’anni in Piemonte – ha sottolineato il direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto – Il caldo estivo, con temperature ben al di sopra della media, e la scarsità di precipitazioni registrata negli ultimi mesi del 2015 hanno aumentato i valori di inquinanti come ozono e PM10 rispetto agli anni precedenti. È doveroso evidenziare però, che i trend dei valori per questi e altri inquinanti, quale ad esempio il biossido di azoto, sono in diminuzione, anche se non ancora sufficienti a rispettare i valori limite indicati dalla normativa europea vigente”.

L’anno scorso ha visto il verificarsi di eventi la cui frequenza è destinata ad aumentare con il cambiamento climatico: l’alternanza di periodi di siccità anche prolungati, che nell’estate del 2015 e nell’autunno-inverno 2015/2016 ha visto una progressiva riduzione dei deflussi dei corsi d’acqua, a eventi pluviometrici eccezionali per intensità, con piogge cumulate totali fino a 250 mm in pochi giorni che hanno provocato effetti al suolo significativi, con danni anche ad abitazioni e tratti stradali.

Ma le grandi sfide a livello globale sono la mitigazione e la resilienza agli effetti del cambiamento climatico, per i quali la Regione Piemonte ha messo a punto una strategia che dispiegherà i suoi effetti a medio-lungo termine.

Europrogetti al Simposium “Urban Mining”

Nella splendida cornice della sede dell’Università di Bergamo nel ex monastero di Sant’Agostino si è svolto dal 23 al 25 maggio “SUM2016 3rd Symposium on Urban Mining and Circular Economy” .  Università, centri di ricerca e istituzioni pubbliche e private provenienti da 40 paesi hanno analizzato il passaggio dalla linear economy alla circular economy e portato il proprio contributo scientifico. Particolare attenzione è stata riservata alla nuova frontiera del Landfill Mining, tecnologia ancora poco conosciuta in Italia ma che, in alcuni casi, potrebbe costituire una nuova opportunità che coniuga recupero di risorse con la soluzione di problematiche ambientali. Europrogetti, con il proprio Presidente Ing. Stefano Nerviani, ha partecipato al simposium  traendo spunti applicativi interessanti. Come sempre, al fine di offrire competenza ed aggiornamento a serivizio dei propri clienti

22 aprile 2014 è la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day 2014)

Il decalogo di Green Cross ed Earth Day Italia per la Giornata mondiale della Terra (e per tutto l’anno)

Salvare il Pianeta partendo dai rifiuti. È l’appello lanciato dalla nostra organizzazione e da Earth Day Italia in occasione della Giornata Mondiale della Terra che si festeggia il 22 aprile. Dieci i consigli per limitare la produzione di rifiuti, che secondo il rapporto dell’Ispra nel nostro Paese ammontano annualmente a 31,4 milioni di tonnellate.

L’obiettivo del decalogo, reso noto nel giorno del compleanno della Terra, è contribuire a creare una nuova consapevolezza sull’importanza delle singole azioni per la riduzione dell’impatto ambientale. Per questo ci impegneremo a diffondere il vademecum tra i partecipanti alla Maratona a Km 0, la corsa per la Terra in programma a Roma il 21 aprile, e tra le scuole del nostro “Green School Network”, attualmente impegnate nella 22esima edizione del concorso “Immagini per la Terra”, che quest’anno è dedicato al tema dei rifiuti.

«Chiediamo a studenti e cittadini di agire in questo e in tutti gli altri giorni dell’anno: è indispensabile che ognuno operi in maniera concreta per migliorare la gestione dei rifiuti nel proprio territorio - dichiara il presidente di Green Cross Italia Elio Pacilio -. Uscire dalla grave crisi economica che stiamo vivendo è possibile solo attraverso la leva dello sviluppo sostenibile».

«Il Pianeta è continuamente messo a dura prova dai nostri comportamenti - aggiunge il presidente di Earth Day Italia Pierluigi Sassi -. In Italia tantissimi rifiuti vengono smaltiti, ma altrettanti, oltre il 42%, finiscono in discarica mettendo seriamente a rischio la salute della Terra».

Ed è così che entrano in campo i dieci consigli per salvare il PianetaSul fronte alimentare sono quattro: al supermercato, prediligere i prodotti sfusi e alla spina; imparare a cucinare anche con gli avanzi dei cibi; per conservare gli alimenti, usare i contenitori di vetro e non l’alluminio: inquina, e per la sua produzione lo spreco di energia è enorme; fare la raccolta differenziata, soprattutto della frazione organica: in questo modo si possono produrre fertilizzanti alternativi a quelli chimici.

Anche in ufficio è possibile produrre meno rifiuti: ad esempio utilizzando internet per inviare e ricevere documenti, evitando di stampare, e limitando il più possibile il ricorso a prodotti usa e getta.

Nel campo dell’abbigliamento e della tecnologia, se indumenti o giocattoli non ci piacciono più possiamo regalarli a qualcun altro, e se non si possono più usare, buttiamoli nei cassonetti gialli. E ancora: prima di gettar via un computer o un telefonino, è importante verificare che non si possa riparare o che non esistano pezzi di ricambio, ricordando anche che le apparecchiature elettriche ed elettroniche vanno smaltite in modo adeguato e non gettate nell’indifferenziata. Fondamentale, inoltre, quando facciamo acquisti fare finta che i sacchetti di plastica non esistono e utilizzare le borse di carta, cotone, iuta, biodegradabili o comunque riutilizzabili.

E infine la regola più importante per tutelare la nostra salute e quella della nostra amata Terra: non bruciare rifiuti di alcun genere, perché la combustione incontrollata dell’immondizia libera nell’aria sostanze molto velenose.

The Garbage Patch State Embassy

E’ un progetto  realizzato dal Dipartimento educazione del museo  MAXXI ed esposto dal 12 aprile al 2 maggio 2014 sulla piazza antistante il museo con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente ed in collaborazione con l’Università La Sapienza Roma.

Una installazione per denunciare l’accumulo di rifiuti plastici nei tre Oceani e, ora, anche nel Mediterraneo, che ha causato negli anni la formazione di cinque isole con un’estensione totale di 16 milioni di km quadrati (quasi come la Russia, o gli Stati Uniti e il Brasile insieme) e in continua crescita. Isole fatte completamente di materiale plastico.

 

Europrogetti nel “Piemonte Suppliers’ Catalogue for Expo 2015″

Europrogetti è presente nel catalogo “Piemonte Suppliers’ Catalogue for Expo 2015″ 

Il catalogo è scaricabile sul sito del Ceip, English version, al link: http://www.centroestero.org/index.php?cat=3156-piemonte-for-expo-2015–1-may-31-october&lang=eng

Il catalogo sarà un ottimo strumento in occasione di tutti i contatti con le ambasciate e gli altri soggetti esteri potenzialmente interessati a realizzare lavori o acquisire beni o servizi per la partecipazione ad Expo Milano 2015.

 

Il Canale Cavour

L’Arengo del Broletto di Novara ospiterà, a partire da venerdì 11 aprile la mostra fotografica di Irene Cabiati “Il Canale Cavour”. La mostra è proposta dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino in partnership con il Comune di Novara, l’Atl Novara, La Stampa, l’Associazione di Irrigazione Est Sesia di Novara e l’Associazione Ovest Sesia di Vercelli in occasione del 150° della costruzione del Canale Cavour.L’iniziativa vuole essere un omaggio ai 14 mila uomini che, dal 1863 al 1866 , con la fatica delle braccia e il sudore della speranza, hanno portato a termine lo scavo di 86 chilometri e le opere sussidiarie. Realizzato all’alba dell’Unità d’Italia, il Canale Cavour portò beneficio immediato alle popolazioni rurali stremate dalle devastazioni delle guerre del 1849 e 1859 e pose le premesse per il futuro triangolo d’oro del riso, una delle più importanti aree agricole d’ Europa.

Top Ten Toxic Threats Report 2013

Cleanup, Progress, and Ongoing Challenges

This 2013 report is the eighth in an annual series of reports released by Green Cross Switzerland and Blacksmith Institute. Previous reports have highlighted some of the world’s worst polluted places, presented examples of successful cleanup projects, and outlined the world’s worst pollution problems.

This year’s report takes a look at the progress made in dealing with some of the world’s worst polluted places and sets this against the ongoing identification of thousands more, less notorious, polluted places.

This examination of industries, pollutants, and sites is based on data collected by Green Cross Switzerland and Blacksmith Institute and on industry information, public sources, and the scientific literature.

Top Ten Toxic Threats in 2013:

Taranto, “liberate” aree per 19 ettari all’interno del Sito di Interesse Nazionale

Aree per 19 ettari all’interno del perimetro del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Taranto sono state dichiarate non inquinate e restituite agli usi civili e produttivi. Questo uno dei risultati della Conferenza di Servizi istruttoria svoltasi al Ministero dell’Ambiente e alla quale hanno partecipato, tra gli altri, la Regione Puglia, il Comune di Statte, l’ARPA Puglia e l’ISPRA. Infatti è stata comunicata la chiusura del procedimento di bonifica per numerose aree ricadenti all’interno del perimetro del SIN, corrispondenti a circa 19 ettari. Non si tratta di aree che sono state bonificate bensì di aree per le quali i dati di caratterizzazione delle matrici ambientali suolo e acque sotterranee, validati da ARPA Puglia, hanno mostrato l’assenza di superamenti dei valori soglia indicati dalla normativa vigente e che quindi possono essere restituite agli usi civili e produttivi. Le organizzazioni sindacali, presenti alla riunione, hanno espresso soddisfazione per un provvedimento che da un lato rassicura perché attesta la mancanza di situazioni di inquinamento e dall’altro consente il riuso delle aree.

Fonte Ministero dell’Ambiente

Scelto il tema del World Environment Day 2014

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha recentemente comunicato il tema del Word Environment Day 2014 “Alza la tua voce non il livello del mare” .

Come tutti gli anni la giornata mondiale dell’ambiente verrà celebrata il 5 giugno 2014. Europrogetti, come l’anno scorso, sarà promotrice di una giornata di sensibilizzazione ambientale in tale occasione.